Amarcord

Dal MONTE…di lancio

Agli inizi della seconda meta degli anni ’70, dopo un breve e proficuo periodo di noviziato nel settore giovanile, quel manipolo di ragazzi che avevano preferito il baseball alle altre discipline praticate alla Montebello, erano una realtà di valore veramente meritevole.

Partecipi, anche economicamente, alle necessita delle discipline (scarpe, guanto, mazza e altro a titolo personale) facilitarono l’impegno e l’attenzione che il presidente della società (già giocatore e dirigente della massima società parmense di baseball) a loro dedicava.

Le gare vittoriose rimbalzarono con continuità a livello provinciale e interprovinciale fino al campionato nazionale di serie “C” del 1978.

II gruppo di base della squadra, se mi e consentito di citarli (Achilli, Alessandrini, Araldi, Ferraguti, Maini, Malineverno, Pettinati) già uniti da sincera e fraterna amicizia raggiunse una eccellente condizione tecnica con il coach Pizzorni detto “Pilonio” . Le gare disputate nella stagione 1978 furono una catena di successi senza precedenti, a carattere provinciale, interprovinciale e regionale per arrivare alla conclusione interregionale che doveva assegnare la promozione alla serie cadetta.

L’avversario, il Pordenone Vicenza, giocava le sue gare sul diamante della base USA di Aviano contando fra i suoi tesserati militari americani di stanza in quella base.

Con due pulmini Transit noleggiati andammo in trasferta. II pranzo frugale in ristorante (avvenimento unico) sciolse la tensione pre-partita. II controllo dei documenti all’ingresso della base effettuato da una soldatessa USA fu la prima sorpresa; la gara, disputata in modo stupendo, lasciò allibiti gli avversari. Tornammo a casa vittoriosi e con la promozione alla serie cadetta.

Nei tre mesi che seguirono quel fantastico settembre oltre la meta dei nostri tesserati ricevette la “cartolina precetto”; la patria voleva le loro prestazioni e loro ubbidirono.

Fu la conclusione della disciplina sportiva del baseball nell’ambito della “Montebello”.

Sunto olografo delle memorie di Walter Aroldi

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